Sono quelli che non hanno bisogno di alcun permesso in Comune e per i quali non si paga nulla all'amministrazione locale. Per la legge 457 consistono nelle "opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e nelle opere necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti esistenti".
In parole più comprensibili, praticamente tutti i comuni sono d'accordo nell'inserire nella manutenzione ordinaria una serie di opere interne agli appartamenti, come la tinteggiatura e l'intonacatura delle pareti e la sostituzione dei pavimenti, anche con materiali diversi (per esempio da piastrelle a parquet). Stesso discorso per la riparazione degli impianti (sostituzione dei fili elettrici, di parte delle tubature dell'acqua o del gas, sostituzione di caldaie o sanitari, senza toccare i relativi impianti). Idem per la sostituzione di piastrelle in cucina o in bagno, e per l'apposizione di pennelli coibentanti.
Per quel che riguarda invece la sostituzione di infissi interni, l'abbattimento o lo spostamento di pareti non portanti, l'ampliamento dei vani porta, ci sono regolamenti più permissivi, che consentono la semplice manutenzione ordinaria e altri più rigidi, che impongono la manutenzione straordinaria.
Nell'intervento all'esterno dell'edificio, la rintonacatura e ripittura della facciata può essere considerata manutenzione ordinaria, ma a condizioni differenti nelle diverse città.
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